Il premio Nobel per la pace 2006, Muhammad Yunus punta alla Basilicata e inizia il suo viaggio alla scoperta del modello lucano di Social Business proprio da Panecotto. Il piccolo Bistrot Etico, nel cuore dei Sassi di Matera, ha affascinato e incuriosito l’economista bengalese ideatore del microcredito. Numerosissime sono infatti le domande che ha rivolto ai soci di MeST, la cooperativa che ha in affidamento la gestione del locale Panecotto dal Consorzio La Città Essenziale ideatore del progetto.
E l’approdo di ogni domanda finiva col confermare puntualmente la vicinanza del modello di business sociale sviluppato negli anni dal Consorzio e dalla sua rete, primo fra tutti “Panecotto” (cfr. Ibridi Organizzativi, 2014, ed. Il Mulino), a quello di Social Business delineato da Yunus nel suo ultimo libro “Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione ed inquinamento”. L’impresa sociale, che metta al centro la persona, l’altruismo e la generosità, è oggi l’unica risposta credibile, perché concreta, ai problemi della disoccupazione giovanile, della povertà e dell’inquinamento.
E trova in Panecotto un esempio da cui partire, per l’infrastrutturazione in Basilicata di un HUB per il Social Business che sia capace di rendere replicabile esperienze come quella del Bistrot Etico
Panecotto. A far meritare il premio Nobel a Muammad Yunus nel 2006, c’è senza dubbio l’invenzione della Grameen Bank, la prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri basandosi non sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Il progetto del banchiere dei poveri, oggi invece guarda alla Basilicata, e con il primo appuntamento di Yunus a Panecotto ha preso idealmente il via. Un progetto che affonda le sue radici in anni di lavoro preparatorio tra la Fondazione Città della Pace, Yunus Center e Regione Basilicata e che a maggio 2018 attraverso la sottoscrizione di un Memorandum ha previsto la creazione del primo HUB sperimentale sul Social Business in Basilicata.