L’Orchestra Saracena è un progetto di integrazione culturale realizzato nell’ambito del Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Castelsaraceno, in provincia di Potenza, ideato e coordinato dal Comune di Castelsaraceno, la Cooperativa sociale Il Sicomoro e l’Orchestra di Via Padova. Lo spettacolo, alla sua seconda replica, avrà luogo domenica 12 agosto alle ore 19.30 a Matera nella piazza antistante la chiesa di San Pio X. “Un momento di integrazione nell’incantevole piazza di Giovanni XXIII” dichiara Michele Plati, presidente della coop. soc. Il Sicomoro, promotrice dell’evento a Matera.
Il musical è l’esito di un programma di formazione artistica finalizzato alla creazione di un’orchestra multietnica, realizzato con gli ospiti dello SPRAR e i residenti del Comune lucano. Laboratori di musica, canto, danza attivi dal mese di dicembre 2017, sono stati occasione di integrazione e formazione artistica, contaminando musiche, culture e lingue differenti.
Il musical, che coinvolge bambini e adulti provenienti da ogni dove, narra dell’intreccio di culture differenti attraverso il suono, il canto e il ballo. Una sinergia comunitaria elaborata attraverso il concept dell’albero, che sottintende le semantiche della vita, nella sua processualità e nel suo divenire. Una predisposizione all’incontro che sensibilizza a sdoganare le frontiere nazionalistiche, i campanilismi, e che coglie l’opportunità per rinnovarsi intercettando i rami in fiore che ne definiscono le prospettive. Una piattaforma di dialogo e di cosmopolitismo che raggruppa settanta persone, sotto la regia di Massimo Latronico, per un crogiolo di fisionomie e di spunti creativi che dalla Siria, il Camerun, la Nigeria, il Mali, Cuba, dalla periferia multietnica milanese a Castelsaraceno, con James Basile, Joshua, Mary, Samira, Rosel, Judi, Jan, Mohamed, Owes, Issa, Muhamed, Nouhoum, mette in opera un prodotto importante, emblema di pace. Il viaggio diventa un’attitudine in cui siamo tutti invitati a immergerci, adottando uno sguardo spregiudicato e curioso verso l’altro. Una tecnica di amicizia che si fa più raffinata con i testi di Antonio Brugnano, le musiche di Massimo Latronico, Roberto Quagliarella, Camilla Barbarito, Patrick Novara e le coreografie di Mavis Castellanos. Un ritornello di condivisione che vuole essere un messaggio di apertura e un invito a vivere la diversità come opportunità, nell’ottica conviviale di una comunità universale, solidale, capace di riscoprire le melodie che a prescindere dai confini, dai perimetri geografici, religiosi e politici, l’umanità è capace di scrivere.
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