Centro Studi Don Luigi Sanseverino Gramegna

PRESIDENTE: Vito Manfredi
DIRETTORE ARTISTICO: Giuseppe Marasciuolo
CONSULENTE ESTERNO: Giovanni Fiorentino
RESPONSABILE DI PROGETTO: Nicoletta Crapuzzi

BREVE DESCRIZIONE DELLA COOPERATIVA
La società cooperativa “Centro Studi Don Luigi Sanseverino Gramegna”, già Associazione culturale di orientamento musicale, nasce a Gravina in Puglia nel dicembre del 1986 con l’obiettivo di valorizzare e diffondere la cultura musicale in ogni sua manifestazione. Agli operatori culturali e del settore musicale in particolare, viene offerta dal Centro Studi l’opportunità di un impegno nel sociale, attraverso un complesso di attività operative, al solo fine di tentare valide operazioni di tipo culturale/sociale che si concretizzino in un approccio teorico e pratico all’esperienza musicale nel senso più ampio, finalizzato alla crescita interiore della personalità e del gusto estetico dell’uomo.

ATTIVITA’ DEL CENTRO STUDI

  • Laboratori di Musica e pratica strumentale con l’utilizzo della robotica educativa
    • PIANOFORTE / TASTIERA
    • CHITARRA / BASSO ELETTRICO
    • BATTERIA / PERCUSSIONI
    • VIOLINO
    • CLARINETTO / SAX
    • FLAUTO DOLCE
    • LABORATORIO DI MUSICA D’INSIEME
    • LABORATORIO DI CORO, TEORIA E SOLFEGGIO
    • MUSICAL
  • Laboratori di Musicoterapia
  • Laboratori di Logopedia
  • Celebrazioni di convegni sulla Musicoterapia e saggi musicali
  • Corsi di Formazione x Docenti di Scuola Primaria e Secondaria di I Grado

VIA: Via Spinazzola n° 10
CAP: 70024
Gravina in Puglia (BA)

“MUSICA E PAROLE”
PROGETTO DI MUSICOTERAPIA - LOGOPEDIA

ABCDE

IL CONCETTO DELLA “LOGOPEDIA”
Seppur sempre più frequentemente nelle scuole, nei luoghi di formazione e di integrazione, si sente parlare di logopedia, molti ancora non sanno di cosa effettivamente si tratti. La logopedia (dalle parole greche logos "discorso" e paideia "educazione") è una branca della medicina che si occupa della cura, della riabilitazione e della prevenzione delle patologie della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. Inoltre, si occupa di tutti quei disturbi cognitivi che hanno a che fare con la comunicazione, come la memoria e l'apprendimento (dislessia, dislalia ecc.), e più in generale delle funzioni corticali superiori.

Le figure professionali che esercitano tali attività riabilitative sono i logopedisti che normalmente analizzano il singolo caso di anomalia del linguaggio e della comprensione ed elaborano “strategie” operative adatte alle situazioni. Se applicata a livello terapeutico, la logopedia può raggiungere alti risultati ma necessita di risorse capaci e validi strumenti che siano in grado di aiutare a creare un legame di fiducia e/o uno scambio reciproco tra il paziente e il terapista, che è alla base del miglioramento delle funzioni. In un contesto di questo tipo la figura professionale del logopedista assume una fondamentale importanza poiché rappresenta il mezzo attraverso il quale il paziente tende a migliorare e a crescere, anche emotivamente.

Se intesa in tale modo, la logopedia può essere definita un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione e la miglior espressione di se stessi con l’obiettivo principale di soddisfare diverse necessità anche fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Gli ambiti di intervento di questa disciplina sono molteplici e numerose ricerche svolte ne hanno confermato la validità e la capacità di raggiungimento di risultati estremamente rilevanti.

Recenti studi scientifici hanno infatti evidenziato che, se applicata a persone con disagi psichici e fisici, la logopedia migliora in modo cospicuo la comunicazione e la conseguente socializzazione di questi soggetti, stimolandone determinate aree del cervello ed è capace di consolidare, dove necessario, anche le dinamiche familiari e genitoriali.

“MUSICA IN CORSIA”

IL CONCETTO DELLA “MUSICOTERAPIA”
La branca che unisce le qualità vibratorie del suono agli studi recenti sul benessere della salute del soggetto affetto da disturbi del comportamento, della comunicazione e della relazione positiva si chiama Musicoterapia e può essere definita come l'utilizzo della musica e dei suoi elementi per favorire il miglioramento della qualità della vita fisica, psicologica ed emotiva dell'individuo e per supportare la cura di malattie e disabilità. Tale disciplina è una forma di trattamento che prevede l'applicazione sistematica della musica, diretta dal musicoterapista in un ambito terapeutico, per raggiungere il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento della salute mentale e fisica.

Un suono, una melodia o un brano musicale sono, infatti, in grado di coinvolgere emotivamente chi li ascolta, catturandone l’attenzione. Questo è uno dei concetti base su cui fonda le radici la Musicoterapia che, già materia scientifica dal 1700, negli ultimi anni sta ampliando il proprio raggio d’azione coinvolgendo in particolar modo, come sopra già indicato, persone affette da disabilità.

La musica offre ai diversi soggetti ai quali si rivolge la possibilità di percepire ed esprimere al meglio le proprie emozioni, mostrando e comunicando i propri sentimenti e gli stati d’animo attraverso il linguaggio non verbale.

Se applicata a livello terapeutico, la musicoterapia può raggiungere alti risultati ma necessita di risorse capaci e validi strumenti che siano in grado di aiutare a creare un legame di fiducia e/o uno scambio reciproco tra il paziente e il terapista, in virtù di un’attiva manifestazione delle emozioni.

In un contesto di questo tipo la figura professionale del musicoterapeuta assume una fondamentale importanza poiché rappresenta il mezzo attraverso il quale il paziente tende a migliorare e a crescere emotivamente. Se intesa in tale modo, la musicoterapia può essere definita un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione e la miglior espressione di se stessi con l’obiettivo principale di soddisfare diverse necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive.
Gli ambiti di intervento di questa disciplina sono molteplici e numerose ricerche svolte ne hanno confermato la validità e la capacità di raggiungimento di risultati estremamente rilevanti.

Recenti studi scientifici hanno infatti evidenziato che, se applicata a persone con disagi psichici e fisici (sindrome di Down, bambini nati prematuri, non vedenti, soggetti con disturbi dell’apprendimento/linguaggio e altro), la terapia musicale migliora in modo cospicuo la comunicazione e la socializzazione di questi soggetti stimolandone le aree ritmiche del cervello e di conseguenza anche le risposte motorie e i riflessi, ed è capace di consolidare, dove necessario, anche le dinamiche familiari e genitoriali.

In funzione del concetto appena espresso, la musicoterapia rappresenta dunque una forte esperienza di condivisione, forse l’unica rispetto ad altre metodologie didattiche capace di catturare l’attenzione e di coinvolgere l’intero nucleo familiare creando un linguaggio alternativo.